Molto forte e molto ecologica: la colla da falegname

Per eseguire molti dei piccoli lavori di casa spesso ci serve della colla. Sarebbe bello se ce ne fosse una in grado di incollare tutto, ma non è così. Infatti, il mercato è saturo di colle per usi specifici: per carta, cartoncino, legno, sughero, polistirolo... Una delle colle più usate nelle nostre case è quella vinilica. E’ facile da reperire ed usare, asciuga in fretta, una volta asciutta diventa trasparente; è presente in ogni falegnameria ed in forma molto concentrata viene usata anche come aggrappante per cemento.
 
E’ comprensibile che per le sue qualità abbia quasi del tutto sostituito la colla da falegname di una volta. Ricordando gli anni passati all’Accademia di belle arti di Novi Sad, ricordo anche l’odore pungente che emanava durante le ore di cottura. La colla da falegname, o colla forte, è fatta con pezzi di cartilagine, pelle, ossa e tendini che vengono bolliti lentamente a fuoco moderato per trasformare il collagene dei tessuti animali in un forte adesivo. La colla ottenuta viene filtrata e “stampata” in pani o scaglie, o gocciolata nella benzina per averla in perle. Insostituibile per restaurare un mobile antico, ancora oggi viene preparata dai restauratori, seguendo minuziosamente le rigide regole di preparazione. Per sapere di più sulla preparazione ed utilizzo delle colle animali nel restauro, visitate questa pagina di Antichità Belsito, azienda specializzata nella vendita di materiali per il restauro.

Commenti

  1. Buongiorno!
    Carino questo sfondo!
    Lo hai fatto tu?
    Molto originale!
    Ho aperto un nuovo blog proprio di sfondi fatti con le mie manine...
    http://graficscribbles.blogspot.com/
    come va? come stai?
    in questi giorni fa caldo...sembra torni Primavera...
    Un salutone
    azzurra

    RispondiElimina
  2. Ciao!!!
    Guarda che confusione nella mia mente... ero convinta che la colla di falegname fosse fatta con la farina come ingrediente principale... e no perché le nostre nonne la conoscevano bene. Si vede proprio che ho la memoria appannata... Meno male che si utilizza ancora... la vinilica poi non è poi così innocua... anche se ne facciamo un largo uso, persino per i lavoretti dei bambini.
    Quindi questa è una buona alternativa, l'importante è che gli ingredienti derivino da recupero di scarti!

    RispondiElimina
  3. Ciao ragazze!

    Volevo rispondervi prima, ma oggi ho avuto un vis-à-vis con un acrobatico topolino di campagna, un vaso arancione ed una ciotola di nocciole.
    Le ore sono volate.

    Azzurra,
    si, lo sfondo l’ho fatto io. Mentre lavoro in 3d, ogni tanto faccio una pausa e per staccare mi spupazzo le forme in modo libero. Le attorciglio, le ondulo, le estrudo... Poi faccio un salto in PhotoShop e – voilà! Abbozzo uno sfondino.
    E tu? Come produci le tue matrioske? Visto che sei diventata rosa, forse è un periodo di ricerche interne che ti ha fatto venire la mania delle matrioske? *_-
    Scoprite il segreto nel nuovo blog di azzurra...
    Il tempo è b’ono, anche se al mattino c’e il guazzo e non si p’o cogliere. Speriamo che si levi un po di vento... °-°
    Tu ne hai? E quanto ti ha fatto?
    Si parla di olive, naturalmente. In Toscana non si parla d’altro in questi giorni. Stiamo festeggiando l’olio novo.
    (o*0*o)

    Danda,
    se non ci volessero mille ore per prepararla per l’uso, oggi gliel’avrei fatta conoscere la colla da falegname al topolino ;P
    Spero proprio che le nostre nonne non usavano QUELLA nelle loro cucine! Hai forse conosciuto una nonna falegnamA?
    La vasta offerta di materiali moderni per l'edilizia e il bricolage (come vinavil), presente nei paesi occidentali, attrae molto interesse nell'est. Nonostante ciò i miei amici dei colorifici in Serbia mi chiedono ancora della vecchia colla da falegname...

    RispondiElimina

Posta un commento

Se vuoi, dimmi cosa ne pensi!