Mi è capitato sotto mano un vecchio tavolo da falegname in fin di vita: rimasto all'aperto per anni, sembrava ormai spacciato. Molte delle sue parti erano completamente rovinate e irrecuperabili; altre avevano un urgente bisogno di cura.
Dopo aver selezionato i pezzi da salvare, li ho puliti accuratamente e ho iniziato a dare la cera sciolta al sole, usando un pennello. Ho ripetuto il trattamento più volte, spazzolando energicamente dopo ogni passata. Il legno, sfibrato e friabile, divorava la cera e l'assorbiva senza lasciarne traccia in superficie. Solo nelle pieghe degli intagli si creava un piccolo accumulo di cera; per scioglierlo ho usato una pistola termica.
Quando l'aspetto del legno è diventato soddisfacente, ho verniciato il tavolo di bianco e l'ho lasciato riposare in casa per farlo abituare alle nuove condizioni, usandolo come tavolo di supporto dove dipingere, cucire o fare gioielli.
Questa estate li ho fatto un parziale decapaggio per esaltare la sua venatura e fattura a mano. Oltre alle consuete spazzole metalliche, ho usato anche un piccolo pialletto.
Variandone la pressione, asportavo la pittura dalla superficie e poi spazzolavo per creare una rete di finissime linee che uniformasse tutti gli elementi.
Li manca ancora un piano; tra pochi giorni spero di trovarne uno adatto.
Dopo aver selezionato i pezzi da salvare, li ho puliti accuratamente e ho iniziato a dare la cera sciolta al sole, usando un pennello. Ho ripetuto il trattamento più volte, spazzolando energicamente dopo ogni passata. Il legno, sfibrato e friabile, divorava la cera e l'assorbiva senza lasciarne traccia in superficie. Solo nelle pieghe degli intagli si creava un piccolo accumulo di cera; per scioglierlo ho usato una pistola termica.
Quando l'aspetto del legno è diventato soddisfacente, ho verniciato il tavolo di bianco e l'ho lasciato riposare in casa per farlo abituare alle nuove condizioni, usandolo come tavolo di supporto dove dipingere, cucire o fare gioielli.
Questa estate li ho fatto un parziale decapaggio per esaltare la sua venatura e fattura a mano. Oltre alle consuete spazzole metalliche, ho usato anche un piccolo pialletto.
Variandone la pressione, asportavo la pittura dalla superficie e poi spazzolavo per creare una rete di finissime linee che uniformasse tutti gli elementi.
Li manca ancora un piano; tra pochi giorni spero di trovarne uno adatto.
Alla prossima!
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