La tempera a colla

Questo tipo di pittura veniva generalmente usato per le decorazioni di dimensioni ridotte, sia interne che esterne, appositamente preparate per ricevere i colori. La grande ricchezza della gamma cromatica disponibile, la possibilità di eseguire ritocchi e sovrapposizioni ha permesso la grande diffusione di questa tecnica fino a quando è sopravvissuta la figura del decoratore tradizionale. Le principali sostanze utilizzate per la confezione dei colori erano i diversi tipi di colla animale, il tuorlo e l’albume di uovo, in minore misura, il latte di fico. La preparazione del supporto ben spolverato, consisteva semplicemente in una o due passate di colla, nel caso di muratura in pietra o comunque non intonacata, ed in una carteggiatura accurata, seguita da stuccatura delle fessure, applicazione di una mano di colla e rasatura a gesso mescolato alla colla, per gli intonaci. Ad essiccazione avvenuta si stendeva il fondo, generalmente di colore bianco, dello spessore di circa 1 mm, costituito da elementi compatibili con quelli delle tempere che si intendono utilizzare per la decorazione. Per quanto riguarda l’applicazione, la regola era iniziare con l’esecuzione delle campiture, quindi realizzare le masse colorate e, solo in ultimo, i dettagli.
testo di Flavia Trivella

Puoi trovare qualche informazione in più sul vasto mondo delle tempere e sull'uso delle sostanze naturali nella decorazione nel post Pitture ecologiche, colla di farina e tempera

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