Sono in Serbia. Il clima continentale qui gioca pesante: un giorno piove, poi nevica, poi ci concede una breve pausa per ricominciare di nuovo il suo giro. Il tempo bizzarro che scrive le regole delle mie gite ieri è stato clemente con me. Ho potuto visitare Mokrin in cerca di pareti decorate con una tecnica particolare che dalle altre parti si è persa quasi completamente.
Per eseguire la decorazione si usano rulli decorativi in gomma a rilievo che attingono ad una riserva di colore contenuta in un'altro rullo in spugna a contatto.
Per eseguire la decorazione si usano rulli decorativi in gomma a rilievo che attingono ad una riserva di colore contenuta in un'altro rullo in spugna a contatto.
Si preparano le pareti con una o più mani di calce di colore uniforme per poi eseguire la decorazione a rullo, sempre a calce, ma di colore differente.
L'effetto che si ottiene può essere ton-sur-ton (tono su tono, come il damasco) oppure più vivace e contrastante. Qualche volta venivano aggiunte le porporine al secondo colore per avere le cosiddette "pareti di seta", disegni quindi che si distinguevano non solo per colore ma anche per luminosità (lucido su opaco, come i damascati).
L'uso della calce è rimasto frequente per le sue proprietà disinfettanti, per la disponibilità sul mercato e per le sue piacevolissime caratteristiche estetiche. Le case costruite in terra pressata ne beneficiano in quanto è traspirante e quindi salutare.
Con grande maestria le donne locali eseguono la decorazione, seguendo "i regoli" sui rulli per riprendere la decorazione dopo l'interruzione dovuta alla necessità di ricaricare la spugna di colore. Ci vuole abilità, la mano ferma e l'occhio nel calcolare le strisce decorative.
Il lavoro viene coronato tirando i filetti sotto al soffitto (in genere molto basso), e più ce ne sono, più viene apprezzata la decorazione. Un'altro trucco che proviene dall'esperienza è quello di usare un motivo più piccolo quando le pareti sono molto irregolari, per mascherarne i difetti.
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