Nel mese di maggio di ogni anno un paese nel sud del Marocco, El Kelaa M'Gouna, viene invaso dal profumo di rose, forte, inebriante ed indimenticabile. Nessuno veramente sa da quanto tempo vengono coltivate nei campi della valle delle rose, dopo la valle di Dadès. Una legenda afferma che il loro splendore veniva raccontato ancora nel tredicesimo secolo dai pellegrini, che esaltavano la "Madre dei fiori, la purezza assoluta”, la regina delle rose - rosa damascena.
Rosa damascena "Rose de Resht", sourced from Wikipedia
Seguendo le carovane nei deserti di sabbia e roccia, le talee ed i semi si sono sparsi arrivando agli agricoltori berberi. I loro sforzi nel coltivarle vengono premiati ogni anno con un’abbondante e miracolosa fioritura che delinea il contrasto color porpora con campi verdi di grano ed orzo.
Rosa damascena "Rose de Resht", sourced from Wikipedia
Seguendo le carovane nei deserti di sabbia e roccia, le talee ed i semi si sono sparsi arrivando agli agricoltori berberi. I loro sforzi nel coltivarle vengono premiati ogni anno con un’abbondante e miracolosa fioritura che delinea il contrasto color porpora con campi verdi di grano ed orzo.
I petali vengono raccolti con pazienza, portati nei cortili delle casbah e lasciati asciugare lontani dai raggi di sole, nell’ombra dei cannicciati, prima che vengano pesati, insaccati e spediti nelle distillerie di El Kelaa.
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