Se provate a fare una ricerca in internet sugli edifici abbandonati, vedrete comparire una triste realtà che non può lasciare indifferenti: decine e decine di palazzi, ville, chiese, alberghi, abitazioni e addirittura paesi fantasma decaduti e degradati in attesa di tempi migliori o crolli definitivi.
Kolmanskop, città fantasma nel deserto della Namibia
foto via Namibia Tourism Board
foto via gaftels
foto via Damien du Toit
foto via Marco Orazi
foto via Marco Orazi
Queste immagini ci lasciano sgomenti e allo stesso tempo ci attraggono e ci intrigano. Raffigurano luoghi intrisi di atmosfera e raffinatezza tanto palpabile che sentiamo subito sorgere la domanda: come mai nessuno li salva? Per quale motivo non si cerca di recuperarli?
Kolmanskop, città fantasma nel deserto della Namibia
foto via Namibia Tourism Board
foto via gaftels
foto via Damien du Toit
foto via Maurizio Sorvillo
foto via Maurizio Sorvillo
Abandoned School via Paul Howzey
Abandoned School via Paul Howzey
foto via Maurizio Sorvillo
Abandoned School via Paul Howzey
Abandoned School via Paul Howzey
foto via Marco Orazi
foto via Marco Orazi
Queste immagini ci lasciano sgomenti e allo stesso tempo ci attraggono e ci intrigano. Raffigurano luoghi intrisi di atmosfera e raffinatezza tanto palpabile che sentiamo subito sorgere la domanda: come mai nessuno li salva? Per quale motivo non si cerca di recuperarli?
La risposta, quasi automatica, è che sono stati abbandonati per rovina finanziaria dei loro proprietari e la conseguente mancanza di fondi necessari per la loro manutenzione e/o ristrutturazione.
Non sempre, però, la spiegazione è così schematica.
Molti altri fattori pertinenti complicano la volontà di capire e determinare le cause di un simile fenomeno, mettendoci in guardia contro la semplicistica generalizzazione.
Resta il fatto che oggi siamo testimoni di un vasto trend che, anche se inaccettabile, ormai sembra imbattibile.
Con sconforto vi segnalo un altro palazzo da aggiungere a questo triste elenco.
E' il Castello di Spitzer, vicino a Beocin, in Serbia, che giace trascurato, ignorato, sottovalutato e disprezzato nella completa indifferenza. E' stato progettato da Imre Steindl, l'architetto ungherese che ha progettato il Parlamento di Budapest.
L'edificio, che potrebbe essere un piccolo gioiello del patrimonio della Serbia, sta a malapena in piedi. Gli ornamenti, le vetrate artistiche, gli stucchi, le colonne e le piastrelle che sono ancora lì rappresentano un esempio raro e bello di eclettismo che concilia il classicismo con l'Art Nouveau.
Il tempo passa e i fondi necessari per ripristinarne lo stato originale sono ormai lievitati all'inverosimile, tant'è che l'ultimo potenziale acquirente interessato a rilevarlo, una società slovena che ha disposto la valutazione dei costi della ristrutturazione, avrebbe desistito per l'ammontare insostenibile della spesa necessaria.
Per ora rimangono solo delle vecchie foto ad esibirne il viso sorridente...
YouTube screenshot via Sanja Jovanovic | Zaboravljeni dvorac
... insieme alle immagini di qualche film realizzato in parte nei suoi interni ed esterni. Mostrano un giardino fiorito, una fontana ormai sparita, un fuoco ancora allegro nel camino Liberty...
YouTube screenshot via Stanislav Stankic | Prostor
... rivestito dalle apprezzabili ceramiche della manifattura Zsolnay.
foto via Manifattura di porcellane Zsolnay
La bellezza, dicono, è negli occhi di chi guarda.
foto via Molnar Zoltan
foto via wikipedia
Queste immagini simboleggiano la perdita di prosperità e raffigurano dei palazzi fantasma feriti e silenziosi, affreschi che si sgretolano, pareti scrostate, piastrelle rotte, stucchi frantumati e mosaici disintegrati.
Ma anche così, invasi dalla sporcizia, imprigionati dalla natura che pian piano prende sopravento, superati dal tempo e condannati a una morte lenta, rimangono a testimoniare l'esistenza di luoghi meravigliosi ed unici del passato, in attesa di un bacio liberatore che ogni Bella Addormentata si aspetta.
YouTube screenshots:
Screenshots via Szemeredi Tibor | Spitzer kastely Belcseny e Stanislav Stankic | Prostor
Intanto, non è una novità. E' solo una realtà diventata più nota e visibile, grazie ad internet. Forse l'innesco del fenomeno di fotografarli si può legare al decadimento della città di Detroit, dove le case avevano un bassissimo valore ancora prima della crisi del mercato immobiliare statunitense del 2007.
100 Abandoned Houses, una serie di foto di Kevin Bauman che ha iniziato a fotografare le case abbandonate di Detroit, la sua città natale, a metà degli anni '90
Questa crisi ha ulteriormente peggiorato le cose e col tempo il numero allucinante di immobili abbandonati (e fotografati) a Detroit è arrivato a c.ca 10-12 mila.
The ruins of Detroit, una serie di foto di Yves Marchand and Romain Meffre
Lee Plaza, un residence di lusso con servizi alberghieri in stile Art Deco, considerato il più prestigioso di Detroit
Ma succedeva già nel II secolo d.C. in Italia, quando molte ville hanno smesso di essere usate come residenze d'elite dai proprietari.
A causa della riorganizzazione della struttura produttiva delle terre cresceva la preferenza per il ricorso ai coloni nella coltivazione dei fondi e le proprietà eccedenti e superflue venivano spesso divise in lotti più piccoli coltivati in modo autonomo dai coloni e dalle loro famiglie. Il decadimento di alcune ville a metà del III secolo d.C. era relativo anche al dislocamento delle legioni dell'impero romano in altre zone con conseguente decrescita demografica ed economica dell'area. Questa crisi ha ulteriormente peggiorato le cose e col tempo il numero allucinante di immobili abbandonati (e fotografati) a Detroit è arrivato a c.ca 10-12 mila.
The ruins of Detroit, una serie di foto di Yves Marchand and Romain Meffre
Lee Plaza, un residence di lusso con servizi alberghieri in stile Art Deco, considerato il più prestigioso di Detroit
Ma succedeva già nel II secolo d.C. in Italia, quando molte ville hanno smesso di essere usate come residenze d'elite dai proprietari.
Molti altri fattori pertinenti complicano la volontà di capire e determinare le cause di un simile fenomeno, mettendoci in guardia contro la semplicistica generalizzazione.
Resta il fatto che oggi siamo testimoni di un vasto trend che, anche se inaccettabile, ormai sembra imbattibile.
Con sconforto vi segnalo un altro palazzo da aggiungere a questo triste elenco.
E' il Castello di Spitzer, vicino a Beocin, in Serbia, che giace trascurato, ignorato, sottovalutato e disprezzato nella completa indifferenza. E' stato progettato da Imre Steindl, l'architetto ungherese che ha progettato il Parlamento di Budapest.
L'edificio, che potrebbe essere un piccolo gioiello del patrimonio della Serbia, sta a malapena in piedi. Gli ornamenti, le vetrate artistiche, gli stucchi, le colonne e le piastrelle che sono ancora lì rappresentano un esempio raro e bello di eclettismo che concilia il classicismo con l'Art Nouveau.
Il tempo passa e i fondi necessari per ripristinarne lo stato originale sono ormai lievitati all'inverosimile, tant'è che l'ultimo potenziale acquirente interessato a rilevarlo, una società slovena che ha disposto la valutazione dei costi della ristrutturazione, avrebbe desistito per l'ammontare insostenibile della spesa necessaria.
Per ora rimangono solo delle vecchie foto ad esibirne il viso sorridente...
YouTube screenshot via Sanja Jovanovic | Zaboravljeni dvorac
... insieme alle immagini di qualche film realizzato in parte nei suoi interni ed esterni. Mostrano un giardino fiorito, una fontana ormai sparita, un fuoco ancora allegro nel camino Liberty...
YouTube screenshot via Stanislav Stankic | Prostor
... rivestito dalle apprezzabili ceramiche della manifattura Zsolnay.
foto via Manifattura di porcellane Zsolnay
La bellezza, dicono, è negli occhi di chi guarda.
foto via Molnar Zoltan
foto via wikipedia
Queste immagini simboleggiano la perdita di prosperità e raffigurano dei palazzi fantasma feriti e silenziosi, affreschi che si sgretolano, pareti scrostate, piastrelle rotte, stucchi frantumati e mosaici disintegrati.
foto via Michael Turtle |
foto via Sapi Gyula |
foto via Michael Turtle |
foto via Michael Turtle |
foto via Sapi Gyula | foto via Sapi Gyula |
Ma anche così, invasi dalla sporcizia, imprigionati dalla natura che pian piano prende sopravento, superati dal tempo e condannati a una morte lenta, rimangono a testimoniare l'esistenza di luoghi meravigliosi ed unici del passato, in attesa di un bacio liberatore che ogni Bella Addormentata si aspetta.
YouTube screenshots:
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Screenshots via Szemeredi Tibor | Spitzer kastely Belcseny e Stanislav Stankic | Prostor
What a sad situation; so much beauty and culture gone by the wayside. Hope things are going well for you and your family Mirna.
RispondiEliminaHello Rosaria.
EliminaYes, such a situation is really difficult to understand. I think one can do better than to let go all these stunning properties to ruin through neglect and disregard. Among other things it would take a greater social participation that, yet, in these times of extreme individualism no longer seems feasible.
I hope I'm wrong...
We are all fine, thanks for asking :)