Sumi-e, la pittura ad inchiostro - senza inchiostro

Scrivendo il post “Piccola sintesi della storia della pittura giapponese” ho usato il termine “la pittura ad inchiostro” per descrivere lo stile di sumi-e
Questo termine deve essere inteso come relativo, per mancanza di una parola più idonea che potesse rappresentare il sumi-e in modo più preciso o equivalente. 
Per chiarire, non mi resta che spiegare il processo di preparazione di sumi giapponese usato per dipingere sumi-e monocromatici.
Nella pittura giapponese ad inchiostro sumi-e, l’inchiostro non c’è. 
L’inchiostro è l'esatto opposto di sumi, sia nella sua composizione che nell'effetto. Mentre l'inchiostro è acido e fluido, il sumi è solido ed è ricavato dalla fuliggine ottenuta bruciando alcune piante (come giunco, tifa e altro).
sumi, sumi,

 sumi,sumi,
Questa fuliggine viene poi impastata con della colla animale in proporzioni precise e pressata negli stampi formando una specie di “biscotto” o bastoncino nero. 
All’impasto viene aggiunto anche un po' di muschio* per scopi antisettici (come quando noi aggiungiamo dell’aceto alla cartapesta per prevenire la formazione delle muffe).
Perché asciughi bene, il “biscotto” sumi deve essere tenuto nella cenere e, stagionando, migliora.
sumi,
Screenshot courtesy of Channel JAPAN
Per essere utilizzato, il sumi viene inumidito e strofinato su una lastra chiamata suzuri, ottenendo un semifluido. Si preleva con un pennello precedentemente immerso in acqua pulita.
sumi,
Screenshot courtesy of PIGMENT TOKYO
Esistono numerose varietà di sumi. Alcuni sono più pesanti o appiccicosi, più adatti per la pittura o per la calligrafia… In relazione allo scopo, il sumi può essere addizionato con diversi altri materiali, per esempio con un piccolo guscio di ostrica bianca polverizzata per dare lucentezza al colore.
A ognuno il suo sumi… per non parlare di pennelli o carta!

*Il muschio inizialmente proveniva dagli animali come il cervo muschiato (Moschus Moschiferus) originario del Tibet, della Cina e del Nepal ma fu sintetizzato già nel 1888.

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