Tecniche di decorazione pittorica tradizionali

Un modo per prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo è quello di utilizzare tecniche decorative e materiali naturali ove possibile. Il mio amore ed interesse per il recupero dei mobili, per gli antichi mestieri, per le tecniche tradizionali ed i materiali naturali mi ha portata ad approfondire l'argomento delle tecniche di pittura tradizionali. Ho iniziato ad usare queste tecniche frequentemente a partire dal 1998.
Nel 1999 ho letto un articolo dell’Arch. Flavia Trivella che trovo di notevole interesse per la chiarezza con la quale fornisce una panoramica sulle tecniche decorative tradizionali italiane più conosciute, e ve lo ripropongo:
Tecniche di decorazione pittorica tradizionali - introduzione

L'architettura storica italiana è particolarmente ricca di tecniche e di sistemi di decorazione pittorica parietale, tanto delle superfici interne che di quelle esterne, che spesso caratterizzano tanto quanto i materiali da costruzione locali i volti dei centri storici e degli agglomerati urbani. Si tratta dei numerosi intonaci di finitura, dei marmorini, dei finti marmi, dei graffiti e delle tante tipologie di decorazioni superficiali ad affresco, tempera, olio. Di molte di queste si è perso perfino il ricordo, in generale gli operatori dell’edilizia moderna poco ne sanno, in relazione ai materiali, attrezzi, tempi e modi di esecuzione. Il mercato del recupero e la tendenza emergente alla conservazione costringe però tutti , tecnici e non, progettisti ed applicatori a “riaggiornarsi” almeno sui principali tipi di finitura delle murature antiche , in modo da essere in grado di compiere le scelte più corrette nel caso ci si imbatta in opere originali, in discrete o buone condizioni di conservazione, che richiedano interventi di protezione, integrazione o consolidamento. Molte case produttrici , in risposta al maggior interesse nei confronti delle decorazioni antiche, hanno messo sul mercato dei prodotti che, pur riproponendo i termini tradizionali (stucco, marmorino, encausto…) e senza nulla volere togliere alle prestazioni tecniche specifiche, sono molto lontani dalla tecnica originaria, per natura, composizione, prestazioni e risultati estetici e che, nelle applicazioni sulle preesistenze, possono dare luogo a problemi non indifferenti di compatibilità chimica e fisica.

testo di Flavia Trivella,
tratto dal n° 28 del bimestrale Materiali Edili, una rivista che si propone come punto di riferimento per tutti coloro che si occupano dei materiali per l'edilizia. Può essere trovata anche presso molti rivenditori di materiali edili.

Il marmorino
Lo stucco
L’intonaco a cocciopesto
Il graffito (o sgraffito)
L’affresco
Il fresco secco
La tempera a colla
L’encausto
La pittura ad olio

Commenti

  1. Benedetta Cantini16:35

    Gentile Sig.ra Mirna Radovanovic,
    condivido pienamente ciò che Lei, riprendendo l'articolo dell'Arch Trivella, scrive a proposito di ditte proponenti tecniche di finitura tradizionale senza conoscerle in dettaglio ed utilizzando malte premiscelate. Vorrei chiederLe dunque se conosce ditte affidabili in questo senso che lavorano in Italia e prevelentemente in Toscana e se puo mandarmi per intero l'articolo succitato in quanto sono molto interessata all'argomanto.
    La ringrazio, cordiali saluti,
    Benedetta

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    Risposte
    1. Buongiorno Benedetta;
      mi fa piacere sapere che ha trovato utile ed interessante il testo dell'Architetto Flavia Trivella. Le voci dell'elenco che vede alla fine di questo articolo (Il marmorino, Lo stucco, L’intonaco a cocciopesto, Il graffito, L’affresco...) sono collegamenti ad altre tecniche descritte dall'Architetto; seguendoli può continuare la, spero piacevole, lettura.

      Per quanto riguarda le ditte che eseguono lavori di finitura tradizionale, temo di non poter essere utile in quanto proporre delle ditte specifiche esce dal mio campo di competenza. Oltretutto, bisognerebbe cercare l'artigiano giusto in base alle precise e specifiche necessità.
      Buona lettura!

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