La pittura ad olio

Questa tecnica (la pittura ad olio) consentiva di utilizzare una grandissima quantità di pigmenti e di realizzare ritocchi, sovrapposizioni e velature con una certa facilità. L’intonaco asciutto, ma non a base di calce, veniva impregnato con diverse mani di olio di lino bollente, quindi si realizzava a cazzuola un fondo che poteva essere costituito da uno strato molto sottile di bianco di Spagna macinato con la terra del colore desiderato e con olio di lino o da un impasto di grassello di calce, polvere di marmo o cocciopesto steso in spessore di circa 1 cm e ben lisciato. Quindi si impregnava ancora con olio di lino caldo e si applicavano i colori, macinati finemente ed impastati con olio di lino crudo, olio di papavero o di noce ed eventualmente una vernice a base di cera vergine ed acquaragia con funzione di protezione lucida.

testo di Flavia Trivella, pubblicato nel n° 28 del bimestrale Materiali Edili (Alberto Greco Editore)

Tecniche di decorazione pittorica tradizionali-introduzione
Il marmorino
Lo stucco
L’intonaco a cocciopesto
Il graffito (o sgraffito)
L’affresco
Il fresco secco
La tempera a colla
L’encausto

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